Star Wars e la filosofia by Matteo Saudino

Star Wars e la filosofia by Matteo Saudino

autore:Matteo Saudino [Saudino, Matteo]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2024-08-25T22:00:00+00:00


Capitolo 6

Leia Organa e il femminismo

rivoluzionario

«Quanto più stringete la presa, Tarkin, tanti

più sistemi vi sgusceranno via tra le dita.»

Leia Organa, Star Wars:

Episodio IV – Una nuova speranza

«Il capitalismo è incompatibile con la pace

e con la vera democrazia. La nostra risposta

è l’internazionalismo femminista.»

Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser,

Femminismo per il 99% – Un manifesto

Nascosta in un angolo della sua astronave, mentre i soldati incaricati di difenderla cadono sotto i colpi degli stormtrooper imperiali, una giovane donna, avvolta da una tunica bianca e con un’acconciatura destinata a diventare iconica, affida un messaggio al suo droide di fiducia. Lei è la principessa, senatrice, nonché generale dell’Alleanza Ribelle Leia Organa, che di lì a poco verrà catturata, mentre il droide è il vivace R2-D2, che riuscirà a fuggire insieme al suo inseparabile amico robotico C-3PO, recando con sé sia i piani segreti della Morte Nera, la nuova temibile arma di distruzione in mano all’Impero, sia una richiesta d’aiuto a un vecchio Jedi che per anni, durante le guerre dei cloni, ha servito il padre della principessa.

Quale corrente filosofica e movimento politico si può ritrovare dietro a un personaggio forte, intraprendente e saggio come Leia? Ci sono delle pensatrici o delle attiviste del mondo reale che, in un certo senso, ce la ricordano?

Nella saga di Star Wars, Leia è il simbolo per eccellenza di un femminismo combattivo e rivoluzionario. È una figura prima politica e poi militare che non accetta l’ordine sociale costituito dall’Impero Galattico guidato dall’imperatore Palpatine. Per questo decide di unirsi al movimento della Resistenza per dare vita a una galassia, libera, democratica, inclusiva e, soprattutto, pacifica. Se ci concentriamo sui discorsi e sulle azioni di Leia possiamo rintracciare molti elementi che si ritrovano nella corrente più politica e rivoluzionaria del femminismo, quella che può annoverare tra le proprie fila personalità del calibro delle statunitensi Angela Davis, filosofa nera, autrice del capolavoro del 1981 Donne, razza e classe, e Nancy Fraser, filosofa e sociologa che ha scritto, tra le varie opere, Fortune del femminismo – Dal capitalismo regolato dello Stato alla crisi neoliberista del 2013 e, insieme alle pensatrici Cinzia Arruzza e Tithi Bhattacharya, Femminismo per il 99% – Un manifesto, risalente al 2019.

Dalla galassia lontana lontana di Star Wars è necessario dunque ritornare nella nostra per capire l’importanza odierna di un esteso movimento femminista culturale e politico in grado di cambiare il sistema in cui viviamo per dar vita a una società più giusta ed equa. Per aiutarci nella comprensione, prenderemo a modello anche Leia e le sue battaglie. Questo tipo di femminismo è alleato di altri movimenti antisistema e anticapitalisti, e si oppone al femminismo liberale, riservato a poche privilegiate che riescono a far carriera e a guadagnare grandi quantità di denaro. Come affermato dalle tre autrici citate poco fa, ci vuole un femminismo per tutte: non per l’uno per cento, ma per il novantanove per cento!

Per capire questa corrente del femminismo è necessario fare un passo indietro e allargare la prospettiva, osservando ad esempio quanto successo in Polonia nell’ottobre del 2016, quando centomila donne sono scese in piazza per protestare contro il divieto all’aborto.



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